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Karl Friedrich Schinkel

Karl Friedrich Schinkel

Dopo la prematura morte del padre nel 1794, Schinkel si trasferì con la famiglia a Berlino. A partire dal 1799, il giovane frequentò dei corsi all'Accademia di architettura di Berlino, scuola che all'epoca era stata appena fondata.
Nel 1803 si recò, come era d'uso tra molti artisti e letterati contemporanei, in Italia. Conobbe a Roma Wilhelm von Humboldt e divenne suo amico. Come architetto, tardava ad affermarsi: infatti, molti dei suoi progetti non sarebbero stati più realizzati. Comunque, il soggiorno in Italia significò per Schinkel un importante periodo di formazione e sperimentazione teorica.
Nel 1809, ormai rientrato in Germania, si sposò con Susanne Berger, figlia di un commerciante. Intraprese in seguito un'attività di consulenza architettonica presso l'amministrazione prussiana.
Schinkel, scenografia per il Flauto magico, 1815.
Si affermò dapprima dipingendo e collaborando come artista alla costruzione di spettacoli di diorama, oppure realizzando delle scenografie teatrali di indubbio interesse, come quella del Flauto magico di Mozart.
A partire circa dal 1815 iniziò ad imporsi come architetto; fu questa una carriera che seguì per il resto della sua vita e che ridusse per ragioni di salute dopo il 1830. Collaborò alla ripresa dei lavori per la costruzione della Cattedrale di Colonia, progetto che era stato interrotto tre secoli prima. Fu anche uno dei primi architetti europei ad occuparsi professionalmente di nuove questioni come i piani regolatori di grandi città (come Berlino) e della conservazione dei monumenti. (Wikipedia)

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«Ogni mattina mi sveglio nei panni di un imbecille e cerco per tutto il giorno di uscirne.» Le Corbusier